Papa Benedetto XVI

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           Joseph Aloisius Ratzinger 

Benedetto XVI (in latino: Benedictus PP. XVI, in tedesco: Benedikt XVI., nato Joseph Aloisius Ratzinger; Marktl, 16 aprile 1927) è papa emerito della Chiesa cattolica. È stato vescovo di Roma e 265º papa della Chiesa cattolica

18 aprile 2005, che fu il rito d’apertura dei lavori del conclave per l’elezione del successore di papa Giovanni Paolo II. Durante l’omelia pronunciò un discorso che sarebbe divenuto celebre come suo “programma di pontificato”. In essa denunciò il pericolo di una «dittatura del relativismo, che non riconosce nulla come definitivo e lascia come ultima misura solo il proprio io e le proprie voglie», opponendo ad essa «un’altra misura: il Figlio di Dio, il vero uomo», «misura del vero umanesimo», «criterio per discernere tra vero e falso, tra inganno e verità»; disse quindi che: «questa fede adulta dobbiamo maturare, a questa fede dobbiamo guidare il gregge di Cristo» anche se «avere una fede chiara, secondo il Credo della Chiesa, viene spesso etichettato come fondamentalismo».

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Citato nelle note delle Motivazioni personali del “Messaggio ai genitori cattolici” (praticanti e non, solo se interessati)

Note:

2). Papa Benedetto XVI ci ha invitati a non seguire la moda “relativista” che fa ritenere che in fondo tutte le religioni siano uguali, lasciando ad ognuno la possibilità di scegliersi delle regole religiose personali (“il cristianesimo fai da te”), in cui si possa ammettere l’aborto, il matrimonio tra omosessuali, e tutti i comportamenti che ci piacciono, a prescindere dal fatto che calpestino i diritti degli altri.

In un’intervista alla Radio Vaticana del 13-08-2005 Benedetto XVI ha anche invitato i fedeli cattolici ad essere orgogliosi della propria appartenenza religiosa. “L’idea diffusa – dice – è che i cristiani debbano osservare un’immensità di divieti e che si è più liberi senza tutti questi fardelli.  Invece essere sostenuti da un grande amore per Dio Verità e Vita; e l’amore per noi stessi e per il nostro prossimo non è un fardello e rende bello essere cristiani.”. Gesù ci incita all’impegno dei nostri talenti per realizzarci compiutamente e i presunti divieti sono invece indicazioni utili a raggiungere i nostri obiettivi.