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Pierre Teilhard de Chardin
Se fu conosciuto in vita soprattutto come scienziato evoluzionista, ebbe notorietà come teologo soltanto dopo la pubblicazione postuma dei suoi principali scritti, tra i quali spiccano Il fenomeno umano (considerato il suo principale lavoro), L’energia umana, L’apparizione dell’uomo e L’avvenire dell’uomo che parimenti descrivono le sue convinzioni teologiche e scientifiche. [...] In qualità di paleoantropologo fu anche presente alla scoperta dell’Uomo di Pechino. La scoperta del Teilhard teologo avvenne successivamente; Gianfranco Vigorelli in un suo libro del 1963 lo definisce già nel titolo “il gesuita proibito”. [...]
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Citato nell’Appendice “Messaggio ai genitori cattolici (praticanti e non, solo se interessati)”del Testo “Come allenare i figli a studiare con professionalità” nel capioletto:
Può la scienza dimostrare che Dio esiste o non esiste ?
Pare impossibile dimostrare scientificamente che Dio esiste o che non esiste, perché il metodo scientifico riguarda la conoscenza di eventi misurabili con i parametri dello spazio e del tempo, eventi che devono poter essere ripetuti in laboratorio. Quindi essendo Dio puro spirito, fuori dallo spazio e dal tempo, la scienza non può essere chiamata in causa per provare “l’esistenza” di Dio, né la sua “non esistenza”. (come afferma anche Kant “la fisica non si può occupare di metafisica)”(…)
INCOMINCIAMO CONFUTANDO L’IDEA DEI DARWINISTI
Incominciamo con confutare l’idea dei Darwinisti che, in contrapposizione con i Creazionisti, citano la teoria di Darwin per dimostrare la falsità di ciò che è scritto nel libro della Genesi, come se la Bibbia fosse un trattato scientifico da prendere alla lettera e non un libro profetico rivolto agli uomini del tempo in cui venne scritto. Con ciò i Darwinisti intenderebbero dimostrare che la vita si sarebbe sviluppata sulla terra per caso. Ma interpretare la teoria di Darwin in tal senso è del tutto arbitrario perché Darwin credeva in Dio e lo ha lodato al termine della sua opera “L’origine delle specie”. Per Darwin ” solo i dettagli, buoni o cattivi che siano, risultano da ciò che noi possiamo chiamare caso”.
NON C’È PROVA SCIENTIFICA DI PASSAGGI TRA UNA SPECIE E L’ALTRA
Da nessun ipotetico “brodo primordiale” si è mai riusciti a generare in laboratorio la vita. Ci sono centinaia di razze di cani ma non sono incrociabili con gatti o altre specie, anzi può essere emblematico il caso degli accoppiamenti tra asini e cavalli i cui figli non si riproducono tra loro. In realtà dunque non è dimostrato che esista la macroevoluzione ma solo la microevoluzione all’interno delle “specie”. Le scoperte di Mendel sull’ereditarietà e quelle più recenti sul DNA hanno dimostrano che non il “caso”ma le leggi dell’ereditarietà hanno prodotto l’evoluzione degli esseri viventi, infatti ogni specie ha conservato i propri specifici DNA, e la paleontologia non ha ancora individuato l’anello mancante nei presunti passaggi tra una specie e l’altra. In effetti se la vita esiste e si è evoluta ciò è avvenuto secondo un progetto ben definito che presuppone una. una misteriosa Intelligenza Creatrice. di Marco Respinti, editore PIEMME 2007.)
NELLA TEORIA EVOLUZIONISTICA SI DEVE SOSTITUIRE IL “CASO” CON ”DIO”
La Chiesa ritiene che le scritture sono compatibili con la teoria evoluzionistica solo che al “caso” sostituisce l’azione creatrice di Dio. Tra i cattolici il gesuita Pierre Teilhard de Chardin, scienziato evoluzionista, paleontologo, teologo (1881-1955) con la sua legge di “complessità-coscienza” dichiara: “Credo che l’Universo è un’ Evoluzione. Credo che l’Evoluzione va verso lo Spirito. Credo che lo Spirito si compie in qualcosa di Personale. Credo che il Personale Supremo è il Cristo Universale.”