Voltaire

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Voltaire

Voltaire   /vɔl’tɛ:ʀ/, pseudonimo di François-Marie Arouet (Parigi, 21 novembre 1694Parigi, 30 maggio 1778) è stato un filosofo, drammaturgo, storico, scrittore, poeta, aforista, enciclopedista, autore di fiabe, romanziere e saggista francese.  [...]  Il nome di Voltaire è indissolubilmente legato al movimento culturale dell’Illuminismo, di cui fu uno degli animatori e  degli esponenti principali, insieme a Montesquieu, Locke, Rousseau, Diderot, d’Alembert, d’Holbach, e du Châtelet, tutti gravitanti attorno all’ambiente dell’ Encyclopédie. [...] La vasta produzione letteraria di Voltaire si caratterizza per l’ironia, la chiarezza dello stile, la vivacità dei toni e la polemica contro le ingiustizie e le superstizioni; deista, cioè seguace della “religione naturale” che vede la divinità come estranea al mondo e alla storia, ma scettico, fortemente anticlericale e laico, è considerato uno dei principali ispiratori del pensiero razionalista e non religioso moderno. [...] Le idee e le opere di Voltaire, così come quelle degli altri illuministi, hanno ispirato e influenzato molti pensatori, politici e intellettuali della Rivoluzione americana, come Benjamin Franklin e Thomas Jefferson, e di quella francese, come Condorcet (anche lui enciclopedista) e, in parte, Robespierre, oltre che molti altri, sia contemporanei, come Cesare Beccaria, sia di epoca successiva, come Friedrich Nietzsche. [...]

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 Citato nell’Appendice “Messaggio ai genitori cattolici (praticanti e non, solo se interessati)”del Testo “Come allenare i figli a studiare con professionalità” nel capitoletto:

Può la scienza dimostrare che Dio esiste o non esiste ?

    La prova dell’importanza della religione, ci è data dagli stessi rivoluzionari Giacobini, che dopo aver tentato di eliminare la religione cristiana, se ne sono inventata immediatamente un’altra: nella chiesa di Notre Dame avevano sostituito la statua della Madonna con quella della “dea Ragione” e introdotto nuovi riti con Robespierre che fungeva da sommo sacerdote.  

ANCHE GLI ILLUMINISTI CREDEVANO IN UN DIO CREATORE  

    Anche gli illuministi credevano in un Dio creatore, “il Grande Orologiaio”, come lo chiamavano, che “si sarebbe limitato a dare il buffetto iniziale all’universo”.  

Voltaire (1694-1778) scrittore, filosofo francese, uno degli esponenti principali dell’Illuminismo, credeva in un Dio Creatore, ma non credeva nel Dio dei Cristiani, anzi era un convinto anticlericale, perché per lui l’esistenza della sofferenza e della morte nel mondo non sarebbe stata compatibile con la presunta Bontà infinita del Dio dei cristiani. 

(Anche se, davanti alla morte; c’è qualche probabilità che Voltaire abbia cambiato idea. Su Wikypedia si legge che lo spagnolo C. Valverde, nel 2005, ha scoperto su una rivista dell’epoca, che Voltaire il 2 marzo 1778, due mesi prima di morire, dopo aver subito una forte emorragia fece chiamare il sacerdote Gauthier al quale consegnò una dichiarazione affermante che voleva morire nella religione cattolica nella quale era nato, domandando perdono a Dio e alla Chiesa per le offese che poteva loro aver fatto.)