Cartesio

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René Descartes

René Descartes  italianizzato in Renato Cartesio (La Haye en Touraine, 31 marzo 1596Stoccolma, 11 febbraio 1650)è stato un filosofo e matematico francese. È ritenuto fondatore della filosofia e della matematica moderna.

Cartesio estese la concezione razionalistica di una conoscenza ispirata alla precisione e certezza delle scienze matematiche, così come era stata propugnata da Francesco Bacone, ma formulata e applicata effettivamente solo da Galileo Galilei, a ogni aspetto del sapere, dando vita a quello che oggi è conosciuto con il nome di razionalismo continentale, una posizione filosofica dominante in Europa tra il XVII e il XVIII secolo. […] Tutte le scienze sono così connesse tra loro che è molto più facile apprenderle insieme piuttosto che separarne una sola dalle altre». […]       Nel 1637 pubblicò il Discorso sul metodo.

Cartesio ha grande importanza pure letteraria : é infatti considerato insieme a Pascal il fondatore della prosa francese ; caratteristiche del suo stile sono la chiarezza e la linearità , caratteristiche che finiranno poi per influenzare anche l’ illuminismo.  1 ) non accettare mai nulla per vero, senza conoscerlo evidentemente come tale;  2 ) dividere ogni problema preso in esame in tante parti quanto fosse possibile e richiesto per risolverlo più agevolmente ;  3 ) condurre ordinatamente i miei pensieri cominciando dalle cose più semplici e più facili a conoscersi, per salire a poco a poco, come per gradi, sino alla conoscenza delle più complesse; essere sicuro di non omettere nulla: l’ errore classico che si può commettere in un’ espressione algebrica é quello del segno, ossia mettere un segno invece di un altro dovuto ad una dimenticanza. […]

     Cartesio ravvisa essenzialmente tre strumenti : 1 ) intuizione ; 2 ) dimostrazione ; 3 ) sensazione; l’ intuizione e la dimostrazione sono due metodi di inferenza ( ossia di passaggio da un’ idea all’ altra ; idea per Cartesio é qualsiasi oggetto della mente ): le inferenze sono immediate ( 2 + 2 = 4 ) o mediate (una sfilza di numeri complessi = 3) ; dire che 2 + 2 = 4 é un’ inferenza.  Nelle inferenze mediate c’é l’identità tra le due idee , ma non é immediatamente coglibile, l’ intuizione dà l’idea di qualcosa di arazionale, che si può capire anche senza essere dimostrato. […]

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Citato nel “Manuale dello studente professionista”: S.V 2.2 Da Fibonacci a Cartesio, il recupero dell’algebra.

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